Così come il 2017 è stato l’anno del cambiamento e il 2018 quello della costruzione, dal 1 gennaio vivrò l’anno delle decisioni importanti
Il 2019 sarà l’anno del bivio. O dei bivi.
Così come il 2017 è stato l’anno del cambiamento e il 2018 quello della costruzione, dal 1 gennaio vivrò l’anno delle decisioni importanti. Quelle che non ti aspetti di prendere, quelle che ‘dovrai ascoltare attentamente qual è la voce che ti porta da una parte o dall’altra’, quelle che dovrò meditare con saggezza e sapienza.
Prima della decisione, le poche cose su cui meditare saranno queste:
1. Qual è la motivazione vera della decisione? Ambizione personale o tempo di servizio?
2. Cosa mi lascio alle spalle della decisione: la pace o la guerra?
Ultimamente l’isolamento mi ha aiutato a fare l’analisi della mia vita, delle circostanze, dei cicli vissuti. Mai, più di oggi, ho realizzato che c’è un tempo per tutto. E che davvero la vita è fatta di cicli per sperimentare, conoscere, e rendersi utili.
E come rifletté pubblicamente Alcide De Gasperi, nel 1954, 5 giorni prima di morire:
«Adesso ho fatto tutto ciò ch’era in mio potere, la mia coscienza è in pace. Vedi, il Signore ti fa lavorare, ti permette di fare progetti, dà energia e vita. Poi, quando credi di essere necessario e indispensabile, ti toglie tutto improvvisamente. Ti fa capire che sei soltanto utile, ti dice: ora basta, puoi andare. E tu non vuoi, vorresti presentarti al di là, col tuo compito ben finito e preciso. La nostra piccola mente umana non si rassegna a lasciare ad altri l’oggetto della propria passione incompiuto».